Perché i nostri figli non paghino più le conseguenze degli scherzi che ci fa la nostra testa!!!

Stamattina, come tutte le mattine sono uscita di casa alle 7.45. Ho portato Federico al nido e poi sono corsa in ufficio.  E come tutte le mattina sono uscita con 1000 borse e borsette. Il cambio per l’asilo, il sacchetto con qualche “provvista” personale per la giornata, e il cambio per me, che dopo il nido ho intenzione di portare il mio bimbo  al parco.  La mia sveglia suona alle 6.00, in modo che, mentre il resto della famiglia ancora dorme, io posso dedicarmi beatamente a trucco e parrucco!!! E poi si sveglia Federico, che ovviamente, è da lavare, vestire e sfamare. Per fortuna, da qualche settimana, ha imparato a tenersi il biberon da solo, che se lo finisce senza lasciarne neanche una goccia mentre guarda i cartoni animati. E no, non mi sento una madre sconsiderata perché ho già insegnato a mio figlio di 9 mesi come è bello far colazione tranquillamente, con latte e tv,  prima di buttarsi a capofitto nella frenesia della giornata. Resta comunque il fatto che, colazione tranquilla o meno, alle 7.45 di cose ne ho già fatte proprio tante e la giornata deve ancora decollare. Si sale in macchina con le 1000 borsette, come se stiamo per partire per vacanze,  e si prende la direzione nido.  Ed è automatico, non ci penso neanche, metto in moto e vado all’asilo come tutte le mattine. Come fanno tante, tantissime mamme e papà.  E come tutti loro, sono assolutamente certa che a me, non potrà mai capitare di non portare mio figlio al nido e di “dimenticarmelo” in auto tutto il giorno.  Ma, sono altrettanto certa che anche la mamma del piccolo angelo volato in cielo due giorni fa, abbia avuto le mie stesse sicurezze. Sono certa che tra i suoi 1000 impegni, mai avrebbe pensato di dimenticare quello più importante della giornata, come portare sua figlia in un posto sicuro, fino al suo ritorno dal lavoro.  Perché quando si diventa genitori, il nostro primo pensiero al mattino e l’ultimo alla sera, è sempre e solo lui… nostro figlio. Eppure, a quante di noi non è mai capitato di pensare di avergli cambiato il pannolino, o di aver messo a preparare il brodo , o di aver preso il latte in polvere in farmacia?  E magari, abbiamo immaginato così bene quelle azioni, perché troppo attente ad incastrarle nelle nostre serratissime routine, che il nostro cervello le ha date per compiute, pur non essendo state fatte? E non ha motivo di ripensarci o di ricordare che quella patata e quella zucchina sono ancora in frigo anzi che essere sul fuoco, perché per lui è così!  E mal che vada, il nostro bimbo mangerà con un pò di ritardo , perché  in 10 minuti possiamo rimediare alla dimenticanza. 
La mamma di Arezzo invece non ha potuto rimediare, non ha potuto sentire la sua bambina piangere perché la sua cena non era ancora pronta o perché quel pannolino era zuppo di pipì. Ma possiamo condannarla? Io ragazze non me la sento proprio…. Anche perché questa povera donna la sua condanna più grande l’ha già avuta e la sconterà fino alla fine dei suoi giorni. 
Però penso che  tutti possiamo fare del nostro meglio perché tragedie come  diminuiscano sempre di più fino a sparire… Maria Ghirardelli, mamma di tre bimbi e medico d’urgenza/emergenza,  ha lanciato già da diverso tempo,  la sua petizione sull’installazione obbligatoria di allarmi anti abbandono involontario sulle automobili. Una petizione di 75.000 firme che ad oggi ha 55.489 sostenitori. Per leggerla e firmarla   basta davvero poco. Il sito è www.charge.org ed è sufficiente  cliccare sul sul tasto “FIRMA”.  
Facciamo in modo che i nostri figli non paghino più le conseguenze degli scherzi dei nostri cervelli!! 

Commenti

Post più popolari