La casa prima e dopo i figli

Lungi da me voler scrivere un articolo su come tenere ordinata una casa. Sono precisa è vero, ma quasi un anno a casa in maternità mi ha resa consapevole del fatto che quello della casalinga, non potrà mai essere il mio lavoro. Troppa fatica, troppe ore di lavoro non retribuito, zero ferie e la costante sensazione di non concludere mai nulla. Ma resta il fatto che, come già detto, sono ordinata, e questo alle volte è un grosso problema. Ovviamente per me, mica per gli altri.
Viviamo in un piccolo appartamento di circa 65 metri quadri, che altro che “BEH DAI FAI PRESTO A PULIRLO”... prima di Fede lo pensavo anche io! Grazie al cavolo… vivevamo la nostra vita spensierata da piccioncini, dove la palestra era la nostra seconda casa, e almeno 2 volte la settimana cenavamo furi! 65 metri quadri di ordine e pulizia, cesta della biancheria sporca sempre semivuota, e frigo pieno il giusto. Ero così ordinata che il libro “IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO” è diventata la mia guida spirituale per diverso tanto, e mi dava un po di sollievo quando, nelle sere di maggiore stanchezza, lasciavo il reggiseno sulla poltrona in camera da letto. E ho coltivato negli anni la mia grande passione/ossessione. MAI USCIRE DI CASA SENZA AVER RISISTEMATO IL LETTO. E, aimè, qualche volta è capitato di andare in ufficio con la triste consapevolezza di non aver fatto in tempo. Con l’angoscia che il letto era li, solo e abbandonato nella mia camera con le lenzuola a terra, e i cuscini sparsi per la stanza. E quel poveretto di mio marito che ha capito ad un certo punto, che quella del letto per me è una vera malattia, si è deciso a darmi una mano, affiche non uscissi più di casa con questo fardello.
Tutti gli spazi in casa nostra sono mignon, ma in 2 devo dire che di grossi problemi non ne abbiamo mai avuti. Basta solo rimettere sempre ogni cosa al proprio posto e il gioco è fatto.
Questo fino a settembre 2016. Mese in cui Federico ha deciso che era il momento di conoscerci. E non vi dico quanto io abbia fantasticato prima del suo arrivo. Ci immaginavo nella sua piccola ma adorabile camera, mentre gli cambiavo il pannolino su quel fasciatoio completo di quante più tasche si possano immaginare. Tasche per la crema culetto, tasche per le forbicine, tasche per le garze, tasche per altre tasche. E quel salotto così piccolo e freddo dal tanto è moderno, si sarebbe riempito dapprima di carrozzina e ovetto, e poi di tanti giochini colorati. E in effetti così è stato ed è tuttora, solo che di idilliaco c’è ben poco, ma di casino ce ne è tanto… tantissimo.
Sono bastati davvero pochi giorni per capire che tutto quell’ordine aveva le ore contate. E quando mia madre ha deciso che io, Fede e Pietro, potevamo cavarcela da soli ed è tornata ad Anzio, insieme a lei abbiamo salutato il tempo passato a riordinare.
Tanto per iniziare è cambiato un po’ il mio modo di accogliere amici e parenti. “TI PREGO NON FAR CASO AL DISORDINE”, gli dico ancor prima di farli entrare in casa. E loro rispondono sempre nello stesso modo. “MA FIGURATI!”. E c’è poco da figurarsi, perché il caos è li, sotto ai loro occhi, o forse dovrei dire piedi. Quei pochi metri che compongono il mio salotto diventano un’ interminabile percorso ad ostacoli, con tanto di
mega paraspigoli per attutire eventuali “incidenti”. E vogliamo parlare della minuscola cucina, ormai divisa dal resto della casa dall’immancabile oggetto che conferma la presenza di un poppante in casa? IL CANCELLETTO. E io ero una di quelle che diceva “IO I CANCELLI IN CASA NON LI PIAZZERO’ MAI! “ . Beata ignoranza. Appena Fede ha iniziato a muoversi in “autonomia”, la prima cosa che ho fatto è stato un mega ordine su Amazon, dove tra mille articoli per mettere in sicurezza la casa, c’era il cancelletto. Già io non sono una fanatica dei fornelli… mettiamoci pure che devo spadellare con l’ansia di aver Fede sotto i piedi a cui posso pestare una manina nella migliore delle ipotesi, e va a finire che non cucino proprio più.
E la sua minuscola ed ordinatissima cameretta??? Minuscola lo è sempre, ma sull’ordinatissima ho diversi dubbi. E la cosa peggiore è che non è Fede l’artefice del disordine. Sono io!!! Altro che fasciatoio organizzato con 1000 tasche. Il cambio pannolino è diventato una lotta di sumo con colonna sonora stridula e urlante. E secondo voi, ho tempo di risistemare in ordine alfabetico creme e cremine?? In più, quando Fede era ancora molto molto piccolo, ho acquistato “la cesta dei giochi”, molto carina per carità ma di sicuro non avevo ancora idea della quantità di giochi che noi mamme pensiamo possano desiderare i nostri bimbi. Così, quando le mie amiche mamme venivano a casa mia mi dicevano “ E TU PENSI DI METTERE TUTTI I GIOCHI DI TUO FIGLIO LI DENTRO?”. E si.. pensavo proprio di riuscirci!! Capisco solo adesso la perplessità delle mie amiche… perché i giochi di mio figlio hanno già invaso due "scatole arredo” Ikea, che ho piazzato in salotto. E non ha ancora 9 mesi.
Un altro elemento di “arredo” contemporaneo è il tappeto puzzle che campeggia sul pavimento del mio salotto ormai da mesi. Che ad oggi mi domando a cosa serva visto che Fede si piazza ovunque tranne che li sopra. In compenso il mio cane sembra adorarlo! Ed è uno di quegli elementi che detestavo, insieme ai cancelletti. Prima di partorire infatti mi chiedevo se con la nascita di un bimbo, insieme al bonus bebè e assegni familiari, dotassero le neo mamme di un “home kit”, composto appunto da questi due gadget. Perché vi giuro che in tutte le case in cui c’erano dei bimbi, io ci trovavo sempre cancelletti e puzle. Che palle…e che brutti! Ma quanto sono comodi! E poi, alla fine, sto iniziando anche a vederli ben integrati nell’arredo generale, e fondamentalmente CHISSENEFREGA di bellezza e gusto estetico. Viva la comodità prima di tutto. E se l’ho accettato io… lo può fare chiunque.
Sono addirittura arrivata ad accettare, senza crisi isteriche, il fatto che il sabato mattina si va in piscina, senza rifare i letti e senza passare l’aspirapolvere. Ci si sveglia, ci si lava la faccia e si esce. PUNTO. E la casa resta così, forse più in disordine degli altri giorni in cui vado in ufficio. Ma sapete una cosa?? Non me ne frega niente! Lavoriamo tutta la settimana sottraendo del tempo alla nostra famiglia e il week end bisogna recuperare. E se qualcuno viene a trovarci, per il piacere di passare del tempo con noi, non farà certamente caso ai giochi sparpagliati ovunque o ai peli di jovi sul divano.

Dunque… nessun consiglio su come riordinare la vostra casa, anzi se ne avete voi per me ve ne sarei grata!! Intanto godetevi i vostri bimbi che per fare le faccende domestiche c’è tanto tempo!!!

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