FINALMENTE SI E' ADDORMENTATO .... ADESSO STIRO

Come ho letto molte, moltissime volte, la giornata di noi mamme dovrebbe durare almeno 48 ore. Sottoscrivo e firmo con il sangue. E dire che io ne ho "solo" uno di figlio. Vabbè... il papà non lo conto!
La mia sveglia è puntata alle 6.00, ma non sempre fa in tempo a suonare, perché c'è qualcuno che è più mattiniero della mamma in casa. Cmq.. in un modo o nell'altro, alle 6.00 sono in piedi. Ma non perché lavori dall'altra parte del mondo, ma solo  perché sono del parere che già si corre troppo durante la giornata, almeno al mattina voglio mettermi il mascara senza correre il rischio di arrivare in ufficio con l'aspetto di un panda. E per di più adoro (anzi adoriamo) fare colazione seduta, e parlare dei buoni propositi della giornata. In realtà più che parlare faccio i monologhi... perché io faccio parte di quella categoria di persone  che si sveglia allegra e canterina, con una voglia matta di chiacchierare, mentre  mio marito  appartiene a quella categoria  che si sveglia con il muso lungo e arrabbiato con il mondo. Quindi io parlo e lui fa finta di ascoltare, mentre tutti insieme facciamo colazione. Ovviamente niente è mai troppo semplice. Perché anche le nostre colazioni appartengono a mondi opposti. La mia molto fit,  spesso a base di panckake proteici e frutta secca. Quella di mio marito super calorica e molto italiana. Brioche e cappuccino per intenderci. D'altra parte lui non ha preso 23 kg in gravidanza, quindi, pensa lui, può mangiare tutto senza mettere su un grammo. Ma abitudini culinarie a parte, e terminato il momento colazione, si inizia a correre. Federico, che nel frattempo si è strafogato il suo biberon, passa immediatamente al "lavaggio". E poi c'è la "vestizione"... che, come già detto, diventa sempre più simile ad incontro di Sumo. Quindi, in fretta in furia, si prendono i 12.000 cambi per il nido, e si corre via. Si lascia il piccolo a scuola, e di corsa al lavoro.
La mattina in ufficio, di solito, scorre veloce. Il pomeriggio è un pochino più drammatico, soprattutto se si è passata una nottataccia causa denti, raffreddore, incubi, coliche, tosse... insomma... un giorno a settimana, forse,  riesco a non far cadere la faccia sulla scrivania.
E poi alle 15.30 sono fuori.
E quindi si torna al nido, si parla con le maestre della giornata trascorsa , e poi si va. A volte al parco, altre in piscina, molto spesso al supermercato, e meno frequentemente a casa.
E una volta a casa, quando capita che ci andiamo, si inizia a lavorare per davvero. Che siano le buste della spesa da riporre, i letti da rifare, la cena da cominciare a preparare, la lavatrice da stendere.. C'è sempre il tuo piccolo ometto che non vedi dalla mattina, e per il quale vale sempre la pena mettere tutto in pausa per concedersi almeno un oretta di gioco e merenda.... Se poi è collaborativo e vuole anche schiacciare un pisolo, allora è tutto perfetto... o quasi. Solo che adesso il lavoro non può più aspettare e le cose da fare sono sempre tutte li, che mi guardano  e mi ricordano che se non le faccio io , nessuno le farà al  mio posto. E così, tra il bagnetto del marmocchio, la cena quasi bruciata in pentola e qualche mandorla mandata giù di corsa prima di svenire dalla fame, arriva il magico momento in cui tuo marito varca la soglia di casa. Una visione... un momento unico tutti i giorni... il momento in cui sono libera di fare una doccia, o magari una corsetta dietro casa (sempre colpa di quei famosi 23 kg). Ma ovviamente, non è che uno va a correre senza prima pensare alla cena per tutti.. che, sempre per quell'insana voglia di complicarci la vita, è diversa per ognuno. Fede ha il suo menù, io il mio (perchè dietico) e mio marito ovviamente ne ha un altro ancora. Per lui niente cose light o "sane"... credo abbia una specie di fobia, per la quale tutto ciò che è povero di grassi, non può essere ingerita dal suo organismo. Frutta e verdure comprese. Potete capire il mio dramma?!?!
Cmq ad un certo punto, a volte, mi ritrovo fuori casa con un ora di corsa da fare, o un allenamento al parco. Ho sempre amato lo sport, almeno negli ultimi anni, ma credetemi che dopo una giornatina così, preferirei di gran lunga il divano (col cavolo che riprendo tutti quei chili con un' ipotetica seconda gravidanza). Ma quando concludo il mio allenamento la soddisfazione è tanta... e anche le cose da fare.
Doccia... cena... rassettare la cucina (che spesso tocca a mio marito), e la cosa più difficile della giornata. Lavare e addormentare Federico. E chi è mamma sa bene che il più delle volte è più facile partorire. E dopo un ora di : PIANTO INCONSOLABILE - VADO IN CAMERA  E LO METTO SDRAIATO (perchè da quando ha imparato a tirarsi su, adora farlo in fase addormentamento) - LO CONSOLO E GLI RIMETTO IL CIUCCIO CHE E' VOLATO IN QUALCHE ANGOLO REMOTO DELLA SUA STANZA - VADO VIA... Se sono fortunata in 3 o 4 volte la routine da i suoi frutti. Nelle seratacce, la ripeto anche 10 volte e con la voglia matta di urlare DORMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.

E poi arriva quel momento in cui non si sente più nulla... Intanto si sono fatte le 22.00 e dalla sua stanza si sente ronfare! Io e mio marito di solito ci guardiamo con sguardo compiaciuto e un sorrisetto soddisfatto! Ed è in quel momento che mi viene in mente  la montagna di biancheria da stirare. Ed è sempre in quel momento che realizzo la promessa fatta a me stessa la mattina in ufficio. "APPENA SI ADDORMENTA STIRO!". Una promessa che mi faccio tutte le mattine, quando, ottimista mi convinco che la sera, massimo alle 21.00 Fede dormirà beato nel suo lettino. Ma non ce la posso fare... sono stanca, esausta, e ho solo voglia di farmi l' ennesima  doccia, stendermi sul divano e guardarmi la prima cavolata che mandano in tv, magari con il condizionatore acceso e la mia vaschetta di gelato. E così faccio.... con un'unica riflessione nella testa : MAGARI STIRO DOMANI SERA E'!!

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