LA VITA D'UFFICIO... PRIMA E DOPO I FIGLI

Alzi la mano chi non ha (o aveva) la collega rompi palle! Quella collega che la domenica sera, mentre ci godiamo le ultime ore del nostro più che meritato week end, ci viene in mente e rovina tutto. Quella che quando fa 5 minuti di ritardo, accende in noi la speranza della sua assenza, magari solo per un giorno o forse per tutta la settimana. Quella per cui ci sentiamo molto felici quando si colora la seconda linee sul test di gravidanza, perché siamo consapevoli che, almeno per un po’, non dovremmo imbatterci in lei ogni sacrosanta mattina. Ecco…. Questo era quello che capitava nel mio solito “prima” di Federico, e per fortuna, il “dopo” Federico è molto cambiato, oserei addirittura dire Migliorato. Niente più battibecchi isterici e indomabili in stile primo giorno di ciclo, e niente più riti voodoo perché si ammali almeno per una quindicina di giorni, ma solo un “Buongiorno” sorridente, seguito alle volte da un “TUTTO BENE?”.
E no, non sono gli ormoni della gravidanza ancora in tormenta, perché ormai sono passati 10 mesi, e sti ormoni è da un pezzo che si sono tranquillizzati. Ma semplicemente, sono diventata mamma, e chi lo è come me, sa bene che abbiamo molto altro a cui pensare che alla collega ostile. Che poi c’è da dire che io la vita da ufficio me la godo proprio, adesso più che mai. E non sto qua a dirvi che io amo il mio lavoro, che lo faccio con passione e bla bla bla, perché se da una parte è verissimo, dall’altra lavoro per vivere altrimenti me la spasserei in diverso modo . Ma se prima, durante le mie 8 ore, non vedevo l’ora di uscire per fare le mie cose al di fuori , adesso diciamo che al di fuori dall’ufficio mi stanco molto di più che all’interno. Quindi, perché tutta questa fretta di uscire?? Ho una scrivania ordinatissima, nonché l’unico oggetto di “mia” proprietà su cui non ha messo le sue grinfie Fede, faccio regolarmente spuntini e pause caffè, e soprattutto ho 50 minuti di VERA pausa pranzo, che non avete idea di quanto apprezzi. E mica perché mangio chissà che (sono sempre a dieta), ma solo perché in quei 50 minuti mi siedo, e faccio una sola cosa e in modo molto tranquillo… MASTICO. Ora, chi non ha figli forse penserà che sono esagerata. Ma chi ne ha invece sa bene cosa vogliano dire i pasti con i mocciosetti nei paraggi. In casa nostra per esempio, da quando è nato Fede, di pasti tranquilli non ce ne sono più stati. Adesso più che mai! Perché se mi va bene, passo tutto il tempo a raccogliere da terra il biberon, i giochini e le posate varie, e nel frattempo cerco un canale alla tv che possa intrattenerlo, urlo al cane perché fa la ronda a mo di squalo sotto al seggiolone con la speranza che piova qualcosa, incurante del fatto che spesso a piovere sono i giochi, più o meno pesanti, che lo centrano in pieno. E provo a mangiare quello che è nel piatto e che ormai si è pietrificato. Che già non ho delle spiccate doti culinarie, mettiamoci pure sti aneddoti e altro che dieta. Ed ecco che la tristissima saletta del caffè con 3 tavolini in croce, diventa un isola felice che accoglie me e le mie misere insalate dietetiche, ma pur sempre più sostanziose della lasagna di nonna Maria di cui, a malapena, mangio due bocconi il sabato o la domenica, tra lagne e capricci. E a volte, a farci compagnia, arriva pure la “collega antipatica” che è quasi diventata simpatica (senza esagerare).
E poi c’è il bagno… Niente più attacchi di schizzofrenia se non è disinfettato e profumato come quello di casa. Perché quello di casa non lo è più da un pezzo. Quindi va più che bene e non starò a dirvi per farci cosa… ma vi basti sapere che al lavoro posso fare una pipì tranquilla senza manine che srotolano la carta igenica e che provano ad allagare casa con il rubinetto del bidet (beati francesi che non ne hanno… ora capisco come mai!).
Se poi c’era una cosa che mi “preoccupava” era lo star seduta troppo. Faccio un lavoro sedentario ed ogni due ore massimo, mi alzavo, facevo una piccola passeggiata nei corridoi e mi offrivo spesso volontaria per fattorinaggio e “consegne” nei vari uffici. Insomma, combattevo la mia personalissima battaglia contro la ritenzione idrica e la vita da ufficio troppo sedentaria. E sottolinea “COMBATTEVO”. Perché attualmente la difendo con le unghie e con i denti. Avete bisogno di portare dei documenti nell’ufficio in fondo al corridoio??Dovete fare delle fotocopie? Bene… alzare le vostre chiappe dalla sedia e andate. Io mi riposo ora che posso, perché quando torno a casa altro che vita sedentaria e ritenzione!
In ultimo, ma non di certo meno importante, voglio parlarvi del lunedì. Avete presente la tristezza dell’ inizio della settimana appena suona la sveglia? Il tragitto fino al parcheggio dell’ufficio con i ricordi del week end appena trascorso, la musica triste in sottofondo e la lacrima pronta ad uscire?? Io no…O meglio… anche a me cade la lacrima se penso al week end appena passato. Soprattutto quando il lunedì mattina, scorro su facebook le foto di tutti i miei amici. Chi è stato al mare, chi è andato a ballare, chi è andato a mangiare jappo, chi si è avventurato su per una montagna, e chi si è fatto anche solo una corsetta. Ed io? Io sono stata a casa, per il terzo week end consecutivo, o forse il quarto. Perché fa troppo caldo, oppure perché c’è troppo freddo, o ancora perché qualche ciclone batterico si è abbattuto per l’ennesima volta in un mese sulla nostra famiglia. E stare un week end in casa con un marito, un cane e un marmocchio di 10 mesi, significa ESAURIMENTO!!! Quindi si, anche io il lunedì mattina piango, ma dalla Gioia.
Insomma ragazze… avete problemi con la collega invadente, detestate la vostra vita da ufficio?? Fate un figlio e poi ne riparliamo!!!

Commenti

Post più popolari